Economia circolare

Per la EDEN, non esiste innovazione senza sostenibilità!
Questo vuole essere il nostro approccio al mondo della moda e del design.

L’economia circolare è una forma di “economia” che mette al centro non tanto la proprietà e il prodotto in quanto tale, ma la sua funzione e il suo utilizzo con l’acquisizione di un vantaggio competitivo in termini di valorizzazione delle risorse naturali.

“Ogni processo industriale è caratterizzato da risorse in input e risorse in output.
Quando si prelevano risorse dal sistema (input), in alcuni casi queste risorse vengono restituite al sistema (output), in altri casi le risorse finiscono disperse senza recupero e diventano rifiuti.

Una parte di questi rifiuti torna ad essere risorsa dopo un processo caratterizzato da norme, regolamenti, autorizzazioni e procedure che, inevitabilmente, influiscono sull’economia circolare della risorsa stessa (costi), e quindi sulla sua possibilità di valorizzarla sul mercato.” (Arch. Marco Capellini)

Tra i principi cardine della EDEN c’è la volontà di fare impresa in modo rispettoso e trasparente.

Abbiamo solo questo pianeta a nostra disposizione e dobbiamo cercare di averne cura.

Il design ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo di prodotti che rispecchino il più possibile i principi dell’economia circolare.

Durante la fase di concezione, progettazione e sviluppo, vengono prese decisioni che possono incidere in modo significativo sulla sostenibilità o meno del prodotto durante il proprio ciclo di vita.

Pertanto è necessario che in fase di concezione e progettazione siano condotte opportune valutazioni preliminari, prestando maggiore attenzione ai requisiti di sostenibilità ambientale ed economica.

Lo sviluppo di un nuovo prodotto deve avvenire seguendo i principi dell’eco-design e attraverso l’impiego di strumenti che permettono di valutarne i diversi impatti ambientali.

Nei nostri prodotti sono e saranno sempre usati solo materiali sostenibili o derivanti da fini processi di riciclo che possano garantire standard qualitativi d’eccellenza o materiali innovativi derivanti da nuove conoscenze. La pelle è uno dei materiali di riciclo storicamente più usato dall’uomo, il cuoio rigenerato una successiva ed intelligente opportunità.

Le risorse comuni non sono una nostra proprietà ma un’eredità lasciataci dai nostri avi, e quindi un prestito che dobbiamo restituire alle generazioni successive offrendo se possibile nuove opportunità. Ognuno di noi è tenuto a tutelare le riserve della Terra, cercando di utilizzare tali fonti in modi si efficienti, ma utilizzando la nostra creatività a fini conservativi!

In questo contesto, un aspetto cruciale è quello della più razionale e sostenibile gestione delle risorse naturali, sempre più sotto pressione a causa della crescente popolazione, dell’aumento di domanda di materie prime e dell’aumento delle diseguaglianze anche nelle nazioni meno ricche.

Occorre evitare che tutto ciò che ancora intrinsecamente possiede una qualche utilità non venga smaltito in discarica in forme peraltro non sempre legali, ma sia recuperato e reintrodotto nel sistema economico. Questi due aspetti costituiscono l’essenza dell’economia circolare, che mira attraverso l’innovazione tecnologica e una migliore gestione a rendere le attività economiche più efficienti e meno impattanti per l’ambiente.

Produrre solo quello che si può “ricircolare”: nel nuovo paradigma non si generano più rifiuti che non possono essere riciclati o residui che non possano essere riutilizzati in altri cicli produttivi. Sono cinque i principali modelli di riferimento dell’economia circolare, che a loro volta possono essere declinati in ulteriori attività di business.

  • Forniture o acquisti circolari
  • Recupero, riuso e riciclo delle risorse
  • Allungamento della durata del prodotto
  • Piattaforme di condivisione
  • Il prodotto diventa un servizio
www.matrec.com www.capcon.it/it